Sono nella ristorazione da oltre 15 anni tra gioie e dolori.
L’essere cuoco non è stato solo una professione è stata una scuola, una palestra di vita, tra mille difficoltà ed impedimenti.
Ho percorso più strade cercando quella giusta, saltando fossi e scalando muri.
La vita di un cuoco non è facile se non hai passione.
Senza passione non ce l’avrei mai fatta.
La passione per la cucina è per me, l’amore di un padre e di una madre e quando la prendo per mano è come un gioco che mi trasporta in un costante flusso di emozioni rassicuranti.
La scelta di una cucina vegana con prodotti biologici per me è stata la strada giusta da percorrere, colori sapori e vibrazioni che non avevo mai sperimentato in venti anni della mia vita.
Quello che penso, infatti, è che mangiare e pensare vegano sia un grande passo per uscire fuori da un’ignoranza e dalla crisi che ci accompagna in questo tempo malsano: la qualità di questa alimentazione a livello nutrizionale e vibrazionale è veramente di grande aiuto per il nostro benessere psicofisico e umano.
Perciò, è da ormai 4 anni che provo su di me e sulla clientela che incontro questa arte culinaria, che grandi e piccoli apprezzano, valorizzando il fatto che si può fare a meno di essere aggressivi con gli altri esseri e con la natura che ci circonda.
I viaggi in Asia specialmente in India e Indonesia e l’avvicinamento al mondo dello yoga mi hanno permesso di constatare una realtà ormai affermata sull’alimentazione vegana.
Osservando culture diverse dalla mia, ma allo stesso tempo uguali in quanto esseri umani, ho notato il grande rispetto e beneficio personale che si può ricevere attraverso questo tipo di nutrizione.
Il mio intento è di far conoscere e di abolire il preconcetto che la cucina vegana è una cucina povera, al contrario, sapendo rispettare e trasformare gli ingredienti in maniera creativa e consapevole diventa una sana, nobile e ricca alimentazione.